
Ebbene si, la tecnologia non è stata fatta per offendere. E, difatti, la tecnologia di per se’ non può offendere. Sono gli utenti che se ne avvalgono a decidere che connotazione dare a ciò che scrivono e leggono, sono gli utenti ad offendere ed offendersi.
Ma se sulla questione prettamente dedicata alla tecnologia tornerò più avanti, ecco qui una social news dedicata alle persone che ne fanno uso: da poche settimane, Instagram amplierà la possibilità di scegliere se pubblicare un contenuto offensivo o se fermarsi quell’attimo prima di poter creare un grande danno, andando ad espandere i confini del libero arbitrio. Come?
Instagram ha ufficialmente comunicato di aver implementato una nuova funzionalità che, grazie all’utilizzo di nuovi strumenti di rilevamento basati su intelligenza artificiale, sarà in grado di riconoscere frasi o parole che possono essere potenzialmente offensive per altre persone (perchè, a volte, a forza di parlare in tecnichese di “utenti”, ci dimentichiamo che dietro a ogni social c’è una persona).
Di conseguenza, se l’algoritmo potenziato rivelerà un’infrazione, invierà all’autore una notifica di avviso che la frase in oggetto “sembra simile ad altre che sono state segnalate” e incoraggerà ad apportare delle modifiche. Se il post non fosse realmente offensivo, o se l’autore fosse davvero sicuro di volerlo pubblicare, potrà farlo tranquillamente, ovviamente a suo rischio.