
In questo periodo molte realtà che non possono tenere aperto il loro locale (che sia un ristorante, un negozio di abbigliamento, una beauty farm o qualsiasi altra cosa), stanno smettendo di postare sui propri social aziendali, e non c’è errore peggiore che si possa fare.
Perchè?
Per molti motivi. Partiamo dal primo (non in ordine di importanza, ma in ordine di “tecnicismo”): l’algoritmo. Facebook e Instagram, infatti, sono dominati da un algoritmo che, sulla base delle interazioni con il post di una pagina, reputano quel post (e di conseguenza, quella pagina) più o meno interessante.
Mi spiego meglio: se un post viene visto per tot tempo, se le persone iniziano a mettere il loro like, a lasciare un commento e condividere, l’algoritmo registra questi comportamenti e tenderà a mostrare di più quel contenuto e i contenuti di quella pagina.
Questo perchè la finalità principale dei social è che le persone ci trascorrano più tempo possibile, e se un contenuto è potenzialmente virale, più gente lo vede, più gente tenderà a stare incollato al social per commentarlo, condividerlo, ecc. Semplice no?
Ebbene, partendo da questo concetto base, se una pagina per un certo periodo di tempo smette di postare, banalmente, avrà meno visualizzazioni, l’algoritmo tenderà a premiare altri contenuti e, va a finire, che per riacquisire la visibilità che vi siete sudati nel tempo, dovrete fare molta più fatica.
Il secondo motivo beh, lo sappiamo tutti essendo tutti a casa: in questo periodo di quarantena forzata, la gente ha bisogno di fonti di informazione e di distrazione, e, di conseguenza, tende a trascorrere molto più tempo sui social.
Questo fattore gioverà sicuramente i vostri profili aziendali, che potrebbero fornire contenuti utili, divertenti, o, insomma, vedete voi in base alla realtà che avete e ai toni che usate con i vostri followers.
Non guardate questa cosa con occhio cinico, non è un modo per approfittarsi della gente, è un modo invece per stare virtualmente vicini alle persone, per creare una community più consolidata, per aiutarli nel vostro piccolo a non sentirsi soli.
Questo, a catena, porterà più gente a leggere i vostri contenuti, e se sono interessanti, a commentarli, reagire, condividere e così via, dando all’algoritmo la possibilità di premiare i vostri post e la vostra pagina e facendo così in modo che, quando tutto ripartirà (e anche voi ripartirete), non avrete perso i vostri utenti, ma anzi, avrete consolidato il legame con loro.
Questa è la domanda che normalmente mi viene fatta, anche in tempi normali.
Siete proprio sicuri di non aver nulla da dire?
Se il vostro locale è chiuso, in realtà, avete tantissimi argomenti su cui scrivere: potete elargire consigli per chi vi segue, chiedere alle persone come si sentono, trovare citazioni interessanti o creare veri e propri contenuti di vostro pugno.
E’ il momento di sbizzarrirvi, e se non avete idee, cercate spunti altrove; osservate quello che fanno gli altri e cercate di distinguervi con parole, immagini e video. Ecco, fate tanti video.
Nei prossimi giorni vi darò qualche spunto in base ad alcuni settori di cui gestisco la comunicazione, nel frattempo, se avete domande o volete un parere sugli spunti che avete in mente, scrivetemi!